Vivere da protagonisti

RIFLESSIONI

Domenica 05 febbraio 2023 - V dopo l'Epifania


 Gesù nel Vangelo presenta Dio come amore che “dà” la vita: cioè la offre, ma anche la riaccende, la migliora, la riempie. Noi annacquiamo il concetto di amore con l’emozionale; riduciamo il dono di amore a investimento sentimentale; svuotiamo il senso dell’amore ad appagamento; confondiamo il bisogno di amore con gesti di premura.
Gesù ci invita a passare dalla pretesa “cosa mi stai dando tu perché io sia felice?” alla scelta “cosa sto facendo io perché tu sia felice?”. È la differenza tra “l’amor cortese” di belle favole da leggere e lo scrivere nuove pagine sacre, come fa Dio. 
Interessante concetto in giapponese: IKIGAI - 生き甲斐 è parola formata da due concetti: vita 生き e realizzazione 甲斐. 
Ikigai è lo stile del realismo spiccio di Gesù, al di là di principi azzurri o cavalieri oscuri, fatine o streghe. 
Ikigai esprime ciò che dà senso alla vita; è la “ragione di esistere”; la molla che fa alzare dal letto; è concreto e solito, è conoscenza, abilità, attività, qualità.
Ikigai dà vita nel senso di trarre il meglio da ogni giorno, facendo spazio alla gioia che nasce da ciò che abbiamo già, cercando la bellezza nell’imperfezione, dando attenzione alle piccole cose poiché riflettono le grandi.
Ikigai è lo stile del realismo spiccio di Gesù, al di là di principi azzurri o cavalieri oscuri, fatine o streghe e di un sacco di rospi da baciare o anche da ingoiare.
Ikigai si scrive con 4 ideogrammi come le aree della vita: la passione: ciò in cui sei bravo e per cui ti metti in gioco; la vocazione: ciò che ti realizza, ti soddisfa, ti completa; la missione: ciò con cui puoi rendere migliore la realtà; lo stile: ciò che fai per mettere in pratica le precedenti. Dove le 4 aree si intersecano, lì c’è Ikigai.
Questa è la necessità di chi vuole scrivere la sua storia, da protagonista e non solo come lettore di un copione già stampato, infatti Gesù dice: non c’è amore più grande che dare la vita (passione); la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena (vocazione); non vi chiamo più servi/dipendenti ma amici/soci (missione); amatevi gli uni gli altri (stile, professionalità, quotidianità). Dove le 4 aree si intersecano, lì c’è Dio, c’è amore. Se Dio è amore, se amore è Ikigai, lo stile di Dio è Ikigai.
L’amore non dà una gomma per cancellare il passato, non dà una lente di ingrandimento per scovare errori, non dà un righello per andare sempre rigorosamente dritto, non dà un evidenziatore per attirare l’attenzione, ma dà una penna per scrivere il presente. Da protagonisti.

 

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